La caduta di Pantelleria nel 1. Italia. Fonte: Arianna Editrice. Pantelleria . Dopo la resa delle forze italo- tedesche in Tunisia, avvenuta il 1. Arnim ed il 1. 3 per quelle del generale Messe, la campagna d'Africa si era definitivamente conclusa e gli eserciti angolo- americani dominavano tutte le coste meridionali del Mediterraneo, dallo Stretto di Gibilterra al Canale di Suez. Mentre i soldati italiani e tedeschi venivano avviati alle loro destinazioni nei campi di prigionia, gli Alleati impiegarono alcune settimane per riorganizzarsi, per concentrare le loro forze aeronavali e per decidere le prossime operazioni. Churchill, coerente con le sue convinzioni di sempre, premeva per un attacco al . Infatti, a guerra finita, le potenze vincitrici si sarebbero accordate presumibilmente sulla basse dell'uti possidetis: e il primo ministro britannico temeva fortemente - e a ragione, dal suo punto di vista - una avanzata sovietica verso l'Egeo e l'Adriatico. Lo avrebbe dimostrato l'intervento britannico nella guerra civile greca, al termine della seconda guerra mondiale. Churchill continuava a ragionare in termini di potenza imperiale britannica, non aveva compreso affatto che proprio la vittoria degli Alleati avrebbe reso inevitabile l'indipendenza dell'India e la decolonizzazione dell'Africa e del Medio Oriente; per cui considerava di vitale importanza conservare la preminenza inglese nel Mediterraneo e tener lontano dalle sue rive le ambizioni sovietiche (come gi. Quanto all'ipotesi della Grecia, effettuare uno sbarco nel Peloponneso avrebbe permesso di vincolare grosse forze italiane e tedesche nello scacchiere dei Balcani; e, con le armate germaniche impegnate nella durissima battaglia di Kursk contro i sovietici, ci. Si aggiunga che, nella battaglia dell'Atlantico, le forze navali anglo- americane avevano ormai rovesciato le sorti della lotta contro i sommergibili tedeschi e che il nuovo tonnellaggio fornito dai cantieri navali alleati ormai compensava largamente quello affondato, a prezzo di durissimi sacrifici e di perdite sempre pi. Ad ogni modo, non pare che i Comandi alleati avessero deciso, fin dall'indomani della caduta di Tunisi, di sviluppare una operazione a fondo contro l'Italia, mirante a staccarla dall'alleanza con la Germania e costringerla alla capitolazione; ci. Nonostante la loro schiacciante superiorit. Scrive in proposito lo storico Emilio Canevari. La campagna del Mediterraneo doveva terminare con la conquista della Sicilia, perch. E ad esso gli americani furono indotti solo dalle invocazioni di sbarco da parte di Badoglio, come diremo (1)Dello stesso parere, quanto all'erroneo concetto strategico alleato, . Considerazioni esatte, ma che avevano il difetto di ignorare i veri motivi che inducevano gli Alleati a scegliere l'isola pi. In particolare vi erano stati i grandi scioperi nelle fabbriche del Nord che, nel marzo del 1. Nella campagna d'Africa, da El Alamein a Capo Bon, le truppe italiane, bench. La disorganizzazione, la mancanza di armi moderne e soprattutto carri armati di medio e grosso tonnellaggio, l'incompetenza dei comandi e l'esaurimento delle materie prime necessarie all'industria - causa di una dipendenza sempre pi. E infine, da ultimo ma non per ultimo, l'effetto materiale e morale dei bombardamenti aerei che le . E fin dove potesse giungere questa politica del terrore freddamente pianificata lo si vide nel martirio di Zara, la citt. Forse, a Londra e a Washington (e d'accordo con Mosca), si era gi. Precisamente, su una forza complessiva di 5. La battaglia di Iwo Jima si svolse durante la guerra nel Pacifico nell'omonima isola giapponese tra le forze statunitensi al comando dell'ammiraglio Raymond Spruance e le truppe dell'esercito imperiale giapponese al comando.Fonte: Arianna Editrice Pantelleria . Pertanto ne rimanevano appena 1. Penisola, comprese le isole maggiori (Sicilia e Sardegna), ove era da temersi il prossimo attacco nemico. In compenso, contingenti sempre pi. E il generale Ambrosio, nostro Capo di Stato Maggiore generale, premeva perch. Si trattava, in buona sostanza, di vedere se l'esercito italiano era veramente determinato a battersi per l'integrit. Sono vicende dolorose e non ancora del tutto chiarite, sebbene si sia cominciato a far luce su di esse fin dagli anni Settanta del Novecento, con le coraggiose inchieste di Antonino Trizzino (specialmente con Navi e poltrone, Milano, Longanesi & C., 1. Franco Bandini (specialmente Tecnica della sconfitta, Milano, Longanesi & C., 2 voll., 1. Stato. Ad ogni modo, dopo l'inconcludente convegno di Feltre fra Mussolini e Hitler del 1. Ma vi era una palese contraddizione nell'atteggiamento di Ambrosio che, da un lato, chiedeva un ulteriore, enorme potenziamento del dispositivo tedesco in Italia, dall'altro suggeriva a Mussolini la necessit. Eppure, come non vedere che ogni nuova divisione tedesca che scendeva in Italia costituiva una grave ipoteca politica, non per il prestigio e per l'espansione dell'Italia fuori dei suoi confini, ma per la sua stessa sovranit. Di modo che, se un paragone dell'isola di Pantelleria con le isole giapponesi di Iwo Jima e di Okinawa appare eccessivo, quanto a capacit. E tale convincimento si and. E ad una prima intimazione di resa; fatta loro per venire per le vie del cielo, i reparti preposti alla difesa dell'isola rispondevano col silenzio. Di essa i Britannici tentarono di impadronirsi con un colpo di mano il giorno 8 giugno, ma la guarnigione dell'isola prontamente reag. Fu giocoforza, quindi, cedere al nemico. I danni riportati dalle possenti opere di fortificazione, eseguite prima della guerra, erano stati tali da giustificare la decisione di capitolare dopo pochi giorni soltanto? Le perdite della guarnigione erano state elevate, e le speranze di resistere pi. A partire da quel momento, il destino della Patria era segnato. Il fatto che gli Americani, per l'invasione della Sicilia, avessero deciso di servirsi anche dei servigi della mafia, per il tramite del gangster Lucky Luciano, non aggiunge certo gloria alla vittoria degli Alleati, ma nemmeno deve essere sopravvalutato da un punto di vista militare. Piuttosto, tale coinvolgimento si sarebbe rivelato gravido di conseguenze sul piano politico e sociale, nei mesi e negli anni seguenti; ma questa . A partire dal 1. 8 maggio 1. Alla data del 6 giugno erano cadute dal cielo sull'isola (8. In altre parole nei soli primi dieci giorni di giugno l'isola aveva 'incassato' 4. La situazione della difesa non era molto buona: sulle 5. Pavesi, infatti, aveva indotto quel mattino Mussolini a dare il suo assenso alla resa. Si trattava di un abuso di fiducia (e Mussolini se ne rese poi conto) infatti i micidiali bombardamenti avevano distrutto soltanto due batterie e causato la morte di 3. Inoltre proprio lo stesso giorno della resa la 2. Flotta aerea tedesca aveva inviato uno JU- 5. Margana, aveva portato sull'isola - con grande rischio - dei rifornimenti d'acqua e se ne era andato promettendo di tornare con dell'altra. Una resistenza, anche se limitata nel tempo, era dunque possibile. Invece l'ordine di resa giunse prima che i mezzi da sbarco (che trasportavano la 1. Clutterbuck) raggiungessero la costa presso il porto. Lo sbarco a Pantelleria (operazione Corkscrew o Cavatappi) si svolse perci. Da parte italiana vi fu un solo caduto: un artigliere, colpito dal calcio di un mulo! Il comportamento di Pavesi, che potremmo definire da sweet surrender, ebbe come conseguenza che l'arrendevole ammiraglio fu condannato a morte in contumacia a Parma il 2. Del resto ormai l'alternativa era o la colonizzazione dell'Italia da parte dei vincitori anglo- americani o un maggiore asservimento agli alleati tedeschi. L'indipendenza della patria era stata persa nel corso del conflitto (5)Anche Antonino Trizzino, nel suo ormai classico saggio- pamphlet Navi e poltrone, esprime gravissime riserve sul comportamento dell'ammiraglio Pavesi. Inoltre Trizzino aggiunge un elemento nuovo, che non era stato fino allora considerato: la circostanza che Pantelleria, nei piani originari anglo- americani, doveva bens. Una volta caduta la Sicilia, o almeno la parte sud- orientale della grande isola, anche Pantelleria sarebbe caduta come un frutto maturo, senza rischi e senza perdite di uomini o materiali. E' chiaro, se le cose stanno cos. Quest'isola non doveva essere occupata dagli anglo- americani: non figurava nei loro piani, perch. Infatti, il generale Alexander, nel suo rapporto al ministero della guerra inglese, scrive: «Il piano originale per la Sicilia contemplava che Pantelleria fosse semplicemente ridotta al silenzio da un pesante bombardamento, poich. Da questo momento si sussegue una serie di avvenimenti, che lasciano seriamente perplessi. La sera del 1. 0 stesso, alle ore diciannove, l'ammiraglio Pavesi, comandante di Pantelleria, radiotelegrafa a Roma per annunziare che non pu. Pur concernendo esso una questione di eccezionale importanza, non si sveglia Mussolini per comunicarglielo, ma si aspettano le nove della mattina. Arrivati a questo punto, non c'. Quando arriva il dispaccio, l'ufficiale addetto alla radio che lo riceve, non lo mostra nemmeno a Pavesi, ma, di sua iniziativa, ben sapendo trattarsi ormai di cosa fatta, trasmette un radiotelegramma a Malta ripetendo la decisione della resa. In questo modo Pantelleria non costava certo perdite agli anglo- americani e a queste condizioni valeva quindi la pena di modificare i piani e occuparla: tanto pi? In quel momento, la resistenza di Pantelleria non poteva essere ritenuta affatto soffocata: il presidio dell'isola, composta da dodicimila uomini, non lamentava che una trentina di morti in un mese di bombardamenti. E' vero che c'erano stati pesanti martellamenti aerei, che si incontravano gravi difficolt. Il maggio del '4. I bombardamenti aerei italo- tedeschi, ripresi in massa alla fine del '4. Sicilia della Luftwaffe, avevano segnato un crescendo continuo durante i mesi successivi, fino a raggiungere in aprile un'intensit. Immense distruzioni, vittime a centinaia e comunicazioni rese quasi impossibili sugli sconvolgimenti del terreno.
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October 2016
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